Salato

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Tarte al farro con cipolle caramellate e ricotta

Kcal: 315 - Omega3: 0.95g
Omega 3 vegetali: 0,89g (94%) animali: 0.06g (6%) g

Difficoltà
facile
Persone
6
Tempo di preparazione
10 min
Tempo di cottura
1 h
Tarte al farro con cipolle caramellate e ricotta

Ingredienti

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Ingredienti

Ingredienti per la pasta
200 gr di farina di farro
100 gr di margarina Vallé Omega 3
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di foglioline di timo fresco
sale e pepe
1 cucchiaio di aceto balsamico
Ingredienti per il ripieno
7 cipolle dorate piccole
250 gr di ricotta di vacca
timo e basilco
10 gr di olio extravergine oliva
1 cucchiaio miele di lavanda
sale e pepe

Sara & Paolo: "Un antipasto che sembra provenire da un bristot della provenza, singolare tripudio di esperienze sensoriali." Filippo: "Per ridurre di circa 50kcal l’apporto calorico complessivo, sostituire la ricotta di vacca con un formaggio cremoso di tipo light."

1

Per la pasta brisèe inserite tutti gli ingredienti in un robot da cucina fino ad ottenere una pasta sbriciolata, aiutatevi con le mani e formate una palla che andrà fatta riposare in frigorifero coperta per circa mezz’ora. Ungete uno stampo per tarte e rivestitelo con la pasta brisèe, bucherellate con la forchetta

2

Pelate e tagliate le cipolle in quattro, cuocetele in una padella con l’olio evo per una decina di minuti, aggiungete un bicchiere di acqua tiepida in cui avrete sciolto il miele e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Spegnete e fate intiepidire.

3

Lavorate la ricotta con una forchetta e aggiungete sale, pepe, un filo d’olio e le foglie di basilico sminuzzate. Ricoprite il fondo della pasta brisèe con le cipolle. Con l’aiuto di due cucchiai aggiungete delle “quenelle” di ricotta

4

Infornate per il tempo necessario (20 minuti a 200° + 20 minuti a 180°). Appena pronta aggiungete dei rametti di timo fresco.

Un'idea di Sara e Paolo

“Un antipasto che sembra provenire da un bristot della provenza, singolare tripudio di esperienze sensoriali.”

Un'idea di Filippo

“Un antipasto che sembra provenire da un bristot della provenza, singolare tripudio di esperienze sensoriali.”