Buonessere

Il Plank

È un esercizio che arriva dall’addestramento militare. Parliamo del plank, che in inglese significa “tavola”. Il plank si può fare ovunque, come tutti i gesti a corpo libero, e negli ultimi anni gode di una vera e propria riscoperta perché è alla portata di tutti ma senza essere banale o riduttivo. Si tratta di un esercizio statico che stressa specialmente i muscoli del core (le fasce muscolari centrali: addominali, obliqui, pelvici, lombari) e molte altre fasce muscolari come schiena, gambe, fianchi, glutei, spalle e petto, sfruttando il peso del corpo per un periodo di tempo limitato. Sono infatti sufficienti pochi minuti al giorno per una corretta esecuzione e per cominciare a godere di una certa tonificazione.

Plank esercizio

Come si esegue il plank?

L’approccio è immediato e semplice. Pancia a terra, gomiti allineati alle spalle. A toccare terra sono solo avanbracci e le punte dei piedi. Collo e testa dritti. Muscoli addominali e glutei in contrazione fino al termine dell’esercizio. E quindi? E quindi: mantenere la posizione. Tutto qui? Beh, provare per credere!

Benefici del plank

Molti e variegati. Si comincia dalla tonificazione del glutei: rassodamento e riduzione della cellulite. Schiena rafforzata. Ventre piatto per effetto della sollecitazione dei muscoli addominali. Migliore elasticità e gambe più toniche. Anche la postura ne beneficia, l’esercizio infatti stimola la capacità di rimanere in posizione eretta con una postura diritta e stabile.
E poi, dulcis in fundo, brucia molte calorie.

Errori più comuni

La posizione è basilare, specialmente la collocazione del bacino che non deve essere né troppo alta né troppo bassa, schiena ben dritta (come una tavola, appunto) e corpo in asse: gomiti allineati alle spalle, spalle a loro volta allineate ai fianchi.
Attenzione anche alla testa, non inclinatela né verso il basso (troppa tensione nella parte superiore della schiena), né verso l’alto (troppa pressione nella zona cervicale). Lo sguardo dovrebbe mirare alle mani.
Iniziare gradualmente, aumentando senza fretta lo sforzo.